È l’ultimo gradino della scalata a Patrimonio dell’UNESCO.

Anche il Giornale di Vicenza in data 18 luglio 2021
ha dato notizia che è stata formalizzata
l’accettazione della candidatura per l’assegnazione
del prossimo sito italiano a patrimonio mondiale dell’umanità.
L’iniziativa, promossa dall’”Ass. temporanea Val d’Alpone” costituitasi
per centrare questo ambito riconoscimento, con la denominazione “Biodiversità marina dell’Eocene” mira a far riconoscere la specificità naturale di 39 depositi di fossili presenti fra la Valle del Chiampo e d’Alpone; fra queste, la Pesciara di Bolca e il Monte Postale di Altissimo.

Da quando si è insediato il nuovo direttivo del Centro Culturale Molino, questo ha sempre sostenuto e creduto in questo importante progetto che, come sembra, è ora in linea d’arrivo.
Nel 2019 abbiamo avviato, con contributo della Società Acque del Chiampo, il progetto di un sentiero di collegamento tra il paese
di Molino, la Pesciaia e il Monte Postale -i principali luoghi interessati a questa candidatura-, con lo stimolo di valorizzare ed esaltare i valori del nostro territorio secondo le attuali tendenze di turismo sostenibile e consapevole- cercando di non farci trovare
impreparati nell’accogliere i visitatori.

In questo progetto abbiamo il Patrocinio della Provincia di Vicenza, del Parco Regionale della Lessinia, della Comunità Montana della Lessinia, delle Piccole Dolomiti, Alta Lessinia, dell’Archivio di Stato di Vicenza, della passata Amministrazione Comunale di Altissimo; siamo in possesso dell’autorizzazione e il benestare della Sovrintendenza dei Beni Ambientali e Architettonici di Verona (per competenza), della Comunità Montana della Lessinia e l’autorizzazione del Comune di Vestenanova (Vr) – pervenutaci in solo 9 giorni-, tutti consapevoli dell’importanza e utilità di questo collegamento.
Al momento non possiamo procedere alla posa del corredo e della cartellonistica utile ad indicare e raccontare il percorso perchè, per rendere fruibile il sentiero ai visitatori, non è ancora stata rilasciata l’ultima autorizzazione, la quale deve essere concessa dal Comune di Altissimo e di cui siamo in attesa da oltre più di un anno.

Ci uniamo però con gioia al traguardo finora raggiunto e auguriamo all’Associazione Val d’Alpone, che ha dato vita a questa iniziativa, pervenga la concessione di Patrimonio UNESCO di questo sito.